giovedì 19 febbraio 2009

Perchè Sanremo è Sanremo..

.. ma Dio invece stava da Letterman alla CBS a cantare di un suo pari, tale Eone..


Non ti curar di loro..


..pooopio tu che sei la lusce, ma anche l'omba del dolooveeeeeeeeeeeeeeee..

martedì 17 febbraio 2009

lunedì 16 febbraio 2009

Il principe

Questa settimana salta il mio disco della stessa. Non tanto per via di Sanremo, anzi per null'affatto direi, quanto perchè a mio giudizio non c'è nulla fra le nuove uscite di pari livello ai dischi di cui vi ho scritto in precedenza. Quello che ci si avvicina di più sarebbe il nuovo di Bat For Lashes (con anche un cameo vocale di nientepopodimeno che Scott Walker) ma è un pò troppo mainstream (in forma se non in sostanza) per i miei gusti. Confesso però di star ascoltando parecchio il promozionale di 'Beware' di Will Oldham (con ogni canzone interrotta 2 volte dal messaggio vocale: you're listening to a promotional copy of 'Beware' by Bonnie 'Prince' Billy) che posso preannunciare fin d'ora sarà destinato ad un voto altissimo da parte mia. E' l'opera definitiva (in un certo senso) di questo straordinario cantautore che amo alla follia a prescindere: canzoni bellissime, voce emozionante, testi al solito grandiosi ed arrangiamenti finalmente epici e ricchi di strumentazione. Per il momento lascio solo la copertina di Wire, ma seguirà a breve ampio trattato letterario su 'Beware' (e io che pensavo sarebbe trascorso molto, ma molto tempo prima che un disco mi emozionasse tanto quanto 'The Crying Light'!!!) 

lunedì 9 febbraio 2009

Il mio disco della settimana (5)

Elvis is back!, Ok, not that Elvis, but this other one:

ELVIS PERKINS IN DEARLAND - Elvis Perkins In Dearland

Audio CD (March 10, 2009)
Original Release Date: 2009
Number of Discs: 1
Beggars Xl Recording
ASIN: B001Q8FS2U
GENRE: Folk-Rock.

1. Shampoo
2. Hey
3. Hours Last Stand
4. Heard Your Voice in Dresden
5. Send My Fond Regards to Lonelyville
6. I'll Be Arriving
7. Chains Chains Chains
8. Doomsday
9. 1,2,3 Goodbye
10. How's Forever Been Baby

NELLE PUNTATE PRECEDENTI: 'Ash Wednesday' è stato e continua ad essere uno dei miei album preferiti in assoluto del nuovo millennio. 'Ash Wednesday' è anche un prontuario di sopravvivenza alla morte, è una sorta di manifesto emozional-musicale, tra Dylan e Cohen, sul dolore catartico dei sopravvissuti. Eh si, perchè il mercoledì delle ceneri in questione non è esattamente il primo giorno di quaresima, bensì mercoledì 12 settembre 2001. La madre di Elvis, la fotografa del Times Berinthia Berenson, era uno dei passeggeri del volo 11 dell'Amreican Airlines che si schiantò contro la Torre B del WTC il giorno precedente. Mercoledì 12 settembre, giorno in cui nove anni prima, nel 1992, morì di AIDS anche il padre di Elvis, quell'Anthony Perkins che sicuramente ricorderete in 'Psycho' di Alfred Hitchcock. 

WELCOME TO DEARLAND: Elvis ha finalmente trovato una nuova famiglia in sostituzione di quella che tragicamente il fato gli ha strappato via. Il cambiamento che lo ha portato da 'Elvis Perkins' a 'Elvis Perkins In Dearland' non è affatto facciata, è pura sostanza. Durante il lungo tour mondiale di 'Ash Wednesday' infatti il rapporto coi musicisti che lo accompagnavano (Brigham Brough, Wyndham Boylan-Garnett e Nick Kinsey) è cresciuto, umanamente e musicalmente, a tal punto da trasformare Elvis da singer/songwriter a frontman di una vera e propria band, gli 'Elvis Perkins in Dearland' per l'appunto. E non sfuggano le implicazioni etimologiche della parola 'dearland' prima di affrontare il loro omonimo disco. La prima cosa che salta all'occhio, anzi all'orecchio, direi sia proprio un senso di ritrovata serenità, come se fossero arrivate folate di vento a spazzare via la cenere, e la terra fosse divenutagli davvero cara. Musicalmente tutto questo si traduce in un arricchimento delle sue composizioni. Delle folk ballads intimistiche ne restano davvero pochine ('How's forever been baby'), mentre la sua scrittura rimane comunque lucida e tagliente al punto giusto. Grandiosa ad esempio in 'Shampoo' (pezzo clamoroso a prescindere) quando si cimenta in una sorta di modernissimo, a tratti sarcastico, sequel di 'Black is the colour (of my true love hair's)'. Tutto il disco è però caratterizzato da arrangiamenti da vera e propria folk-rock band ad indirizzare le sue composizioni verso universi musicali decisamente variegati. 'I heard your voice in Dresden' è un'evidente mutazione raggae in chiave folk, di quelle che tanto sono care a Ben Harper, mentre con 'I'll be arriving' è impossibile non immergersi completamente nel southern rock che da Neil Young arriva fino ai The Black Keys. E che dire dell'intro di 'Doomsday', basso e tromba, di recentissima Beirutiana memoria? Che in sostanza 'Elvis In Dearland' è uno di quei dischi che una volta inseriti nella playlist del mio iPod, risultano poi impossibilitati da non lasciarsi mettere in continuo 'repeat'. Uno di quei dischi, insomma, che coniugano alla facilità d'ascolto, una complessità di fondo, cangiante e penetrante, da non fartene stancare mai. Vabbè, l'ho fatta troppo lunga: un gran disco, punto.

VOTO: 8,5


Shampoo (Single edit)

venerdì 6 febbraio 2009

Rossella

A quanto pare la gentil donzella non è affatto paga di aver distrutto lo scorso anno alcune tra le più belle canzoni del repertorio di Tom Waits e ci sta riprovando ora con quello di Jeff Buckley.

Scarlett Johansson - Last Goodbye (piano e voce, beh.. voce??????)

Vabbè che tutto si può dire tranne che la signorina non sia un bel vedere, ma qualcuno potrebbe per cortesia reciderle le corde vocali? Grazie. 

giovedì 5 febbraio 2009

Antony in tour

E' partito 3 giorni fa il nuovo tour di Antony & The Johnsons, che lo porterà a fine marzo/primi di aprile anche da noi. E stavolta quando dico 'noi' intendo proprio a 300 metri da dove 'noi' vi stiamo scrivendo :) A proposito a Roma e Milano i biglietti sono praticamente esauriti, mentre qualcosa si trova ancora per Firenze e Ancona. Per ora 3 concerti in 3 sere, Philadelphia, Washington DC e Columbus davvero stupendi, almeno a sentire alcuni amici che erano in Pennysilvania e in Ohio e, se vi fidate, anche da qualcosa che ho potuto ascoltare. Antony di nuovo al piano (a Philly ha detto che le sue dita gli sembravano dei limoni, tanto disabituate a suonare) e Johnsons ridotti quantitativamente (Rob, Max, Jeff, Julia, Doug e Parker), ma affatto qualitativamente. Ora non dico che a Parker Kindred sembri di essere tornato a suonare con Jeff Buckley, ma la scaletta prevede davvero tutti i brani possibili (e sono pochi) che impiegano massiciamente la batteria. Eccola:

Where Is My Power? 
Her Eyes Are Underneath The Ground 
Epilepsy Is Dancing 
One Dove 
For Today I Am A Boy 
Kiss My Name 
Everglade 
Another World 
Shake That Devil 
The Crying Light 
Crazy In Love 
Fistful Of Love 
You Are My Sister 
Twilight 
Aeon 

BIS:
Cripple And the Starfish 
Hope There's Someone 


Un'ora e mezza di musica con tutti e 3 gli album rappresentati e l'ormai immancabile cover di Beyoncè.  I cannot wait! (concluderei così :) ). Ah oggi, cioè venerdì 6, appuntamento con Village (Radio Uno) ore 13:35, dove la 'mia' Boschero intervisterà proprio Antony.

'Fistful Of Love' LIVE da Philadelphia 02.02.2009


lunedì 2 febbraio 2009

La compilation di gennaio

Beh l'avevo fatta per un altro forum, ma visto che ci siamo la metto anche qui:

01. Cello song - The Books ft. Jose Gonzalez
02. One dove - Antony & The Johnsons
03. Until the night is over - Timber Timbre
04. La llorona - Beirut
05. Bat stack - Crippled Black Phoenix
06. 2nd 4th world war - Bruce Peninsula
07. Forget the past - The Irrepressibles
08. White horse - Scott Matthew
09. The last pale light in the west - Ben Nichols
10. Another reason to go - Vetiver
11. Feeling good - My Brightest Diamond
12. Hold time - M. Ward
13. Oh no! - Andrew Bird
14. Q - It Hugs Back
15. Vacilando territory - J. Tillman
16. War - Emmy The Great
17. I was young when I left home - Antony & Bryce Dessner
18. Living with you now - Aidan Moffat & The Best Ofs
19. Take us back - Alela Diane
20. How long - Howling Bells